Viaggiare regala emozioni profonde sia che si fugga da qualcosa di preciso, sia che si tratti semplicemente di una temporanea evasione dalla quotidianità. A prescindere dalla meta, dal suo raggiungimento e da un banalissimo autogrill come prima tappa perché è il viaggio in se stesso ad avere un suo fascino elettrizzante. Nicola Randone, ora leader del gruppo che prende il suo nome, ha deciso di raccontarcene uno, quello di un gruppo di amici alla volta di Amsterdam, con grande minuzia di particolari, sensibilità e profondità musicale. "Nuvole di ieri", realizzato con il validissimo supporto di Marco Crispi alla chitarra, Riccardo Cascone alla batteria e di Daniel Martinez al basso è costituito da un’unica lunga suite , suddivisa in 18 stanze all’insegna di una gradazione progressiva all’italiana molto elevata e decisamente superiore a quella solamente accennata in "Morte di un amore". Il motivo va anche ricercato nella presenza, in veste di ospite d’eccezione, di Beppe Crovella (Arti & Mestieri) con i suoi illuminanti tocchi di Hammond. Ci troviamo al cospetto di un album articolato ma anche di agevole fruibilità, emotivamente molto coinvolgente sia dal punto di vista lirico che musicale. Aggiungerei anche molto teatrale. Proprio così, non mi stupirei se in futuro Nicola decidesse di trasportare la tensione e la liricità trasmesse da "Nuvole di Ieri" sul palco di un teatro magari costruendo la scenografia con le immagini da lui stesso concepite. L’ eleganza e la raffinatezza dominerebbero il palcoscenico quasi sempre ma non mancherebbero neanche delle sferzate di energia e spigolosità dell’ottima chitarra di Marco Crispi. E’un disco da ascoltare più volte e dal primo all’ultimo minuto senza pause poiché ciascuna traccia ha senso solo in funzione della precedente e giustifica quella successiva. I picchi emozionali più elevati vengono raggiunti in "La casa maledetta" ed "Un vecchio che voleva morire".
Il principale difetto (troviamoglielo dai !!), peraltro già rilevato in alcune porzioni di "Morte Di un amore" è proprio la fisiologica incompatibilità tra il desiderio di cercare le sfumature poetiche dei testi ed il loro inserimento all’interno delle maglie musicali sottostanti, che talvolta ne compromette la scorrevolezza.
Ma a conti fatti, non penso né di esagerare né di mancare di rispetto a nessuno decretando "Nuvole di ieri" come il miglior disco progressive italiano dell’anno solare 2003. E che splendida confezione ragazzi !!

Travelling can give deep emotions, apart from the place to reach, whether you’re escaping from something (or somebody) particularly, or from the daily matters. With "Nuvole di ieri", Nicola Randone tells us a trip of some friends to Amsterdam, using a large numbers of details. He’s supported by Marco Crispi on guitars, Riccardo Cascone on drums and Daniel Martinez on bass; as special guest, we find Beppe Crovella (Arti & Mestieri) on Hammond. So, it’s a concept-album built around one long suite divided in eighteen rooms: the italian progressive vein is higher than his first effort "Morte di un amore" released two years ago. It’s complex and friendly at the same time, refined and prickly thanks to Marco Crispi guitar playing. It’s recommended to listen to it from start to finish with no breaks. My favourite rooms are "La casa maledetta" and "Un vecchio che voleva morire".
No doubt, "Nuvole di ieri" is the best italian prog album of 2003…. and what a beautiful cover art !!