Chi c'è dietro i Randone
Nicola Randone nasce a Ragusa l’otto Ottobre dell’anno 1972.
Ad oggi vive ed opera ad Imola in provincia di Bologna.
Le prime esperienze musicali del chitarrista-tastierista e cantante risalgono al 1990 anno in cui prende parte a diversi progetti musicali imbracciando la sua prima grande passione: la chitarra elettrica.
Contemporaneamente Nicola si dedica, per buona parte del suo tempo, alla realizzazione e soprattutto al mantenimento costante di un portale letterario-musicale: Il mondo di Art. Il sito oltre a superare le 1000 visite uniche giornaliere ha anche avuto l’onore di ottenere diversi premi per il design tra i quali il prestigioso Italian Web Awards che gli ha consegnato il premio di “miglior sito regionale”.
All’interno de Il mondo di Art Nicola promuove anche la sua attività di compositore.
All’attività primaria di grafico Nicola ha sempre affiancato la passione per la musica e per la composizione. Nel 1998 la collaborazione con la band Grey Owl porterà all’autoproduzione dell’album d’esordio “La parete di ghiaccio” che venderà tutte le copie prodotte (1000 unità). La band però fatica a restare unita e Nicola decide di prendersi una piccola pausa per scrivere il suo primo lavoro da solista. Dovranno passare 4 anni prima del’uscita di “Morte di un amore”, album in cui l’autore ha riversato il suo desiderio di credere ancora nella musica unito alla voglia di raggiungere un maggiore numero di ascoltatori. In pochi mesi l’album ottiene i favori della critica (recensioni), il distributore BTF e Musea Records lo inseriscono nei loro cataloghi per la vendita in tutto il mondo. La title track dell’album viene trasmessa nel corso della trasmissione DEMO di Radio 2 e Nicola viene intervistato dai due autori Michael Pergolani e Renato Marengo. Subito le prime definizioni che lo accompagneranno per tutta la sua carriera musicale: Randone è un cantautore del prog!
Il successo di Morte di un amore, album che ancora oggi continua ad essere richiesto dagli appassionati del “progressive” dei Randone, consente a Nicola di essere contattato dal produttore Beppe Crovella, già tastierista della storica band degli Arti & Mestieri nonché autore di colonne sonore e musiche per la televisione. Crovella inserisce Nicola nella scuderia dei suoi artisti e nel 2003 gli consente di partecipare al progetto di Colossus RY e Musea (la prima un associazione finlandese del bassista dei Samurai of Prog, Marco Bernard) e cioè di mettere in musica il poema epico nazionale finnico: il Kalevala.
Nicola compone così il suo primo brano destinato ad una produzione internazionale ed inserito all’interno di un triplo cd in compagnia di band celebri e non provenienti da tutto il mondo; in questo viene coadiuvato dalla band torinese dei Tempore, già conosciuti per le loro partecipazioni ai progetti di Mike Keneally (chitarrista di Frank Zappa). Il brano ottiene un successo tale da portare la band al completo in concerto ad Helsinki (Agosto 2003), capitale della Finlandia, nella rassegna Alwari Rock. Qui Nicola ha la possibilità di proporre anche brani del suo lavoro da solista Morte di un amore.
I riscontri sono positivi, l’MTV finnica dedica uno spazio a Runo 49, il brano composto da Randone & Tempore.
Qualche mese dopo Crovella decide di lanciare il primo lavoro della band Randone: Nuvole di Ieri, una lunga suite di 45 minuti già scritta dal compositore in attesa di un riscontro positivo da parte dei produttori interessati al genere.
Ed è proprio in questa occasione che nasce la band “RANDONE”. Nella scelta dei componenti Nicola ha ben pensato di riunire intorno a sé vecchi e nuovi musicisti. Al suo fianco Riccardo Cascone alla batteria (già presente nei Grey Owl e nell’album solista Morte di un amore), Marco Crispi alla chitarra elettrica, ospite d’eccezione all’hammond lo stesso Crovella e al basso Daniel Martinez, quest’ultimo proveniente dai Buena Vista Social Club. In un intervista a ProgArchives, a proposito di Nuvole di ieri Nicola scrive: “Nuvole di ieri è stato il primo album da “band” con la Electromantic Music di Beppe Crovella. L’album nasce da un’esperienza giovanile e nello specifico un lungo viaggio di oltre 1 mese in Europa. Inizialmente l’album doveva chiamarsi semplicemente “Il Viaggio”, titolo che la produzione ha rifiutato per via del nuovo progetto di Aldo Tagliapietra che si sarebbe chiamato così, successivamente ho pensato a “L’uomo di pietra, il vecchio e il fantasma del musicista” che sono poi i tre personaggi chiave che intervengono nella storia, ma il titolo era eccessivamente lungo, alla fine a suggerire il titolo “Nuvole di ieri” è stato proprio Beppe Crovella dopo aver letto la frase che il pittore Franco Cilia recita sul finale.
Nel rispetto del titolo originario Nuvole di ieri parla di un viaggio, ed ogni parola è presa in prestito da quei fogli che scrivevo lungo la strada e che al ritorno ho avuto l’accortezza di ricopiare sul mio diario personale. Si tratta di poesie, impressioni fugaci, intuizioni psichedeliche in cui la musica rappresenta l’eredità progressive che portavo dentro e che per la prima volta riuscivo ad esprimere al meglio delle mie capacità grazie agli interventi della band: la batteria di Riccardo, la chitarra di Marco e gli arrangiamenti magistrali di Beppe Crovella alle tastiere vintage hanno reso il tutto un lavoro d’insieme. Nonostante alcune ingenuità è un album per me molto importante in quanto profondamente ispirato. C’è dentro tutto il sentire dei miei vent’anni: il desiderio compulsivo di essere accettato dagli amici, la necessità di credere in qualcosa di superiore per meglio affrontare la paura di un mondo che scoprivo diverso dal sogno di cui mi aveva sempre parlato mia madre, e ancora il desiderio di un amore che superasse ogni confine e la strada, amica e compagna di vita, simbolo di una spiritualità sempre in movimento. Diversi anni fa ho scritto un post sul blog che racconta al meglio questo disco https://www.ilmondodiart.com/nuvole-di-ieri/“
L’album ottiene un responso di pubblico e critica notevole, viene definito il miglior album progressive del 2003, la cosa spinge Crovella, dopo soli 3 mesi dall’uscita di Nuvole di ieri, alla produzione di un nuovo lavoro che vede la luce nel Giugno del 2004. L’album in questione è Ricordo. In un intervista a ProgArchives, a proposito dell’album Nicola scrive: “Ricordo è stato definito da molti come un album di passaggio e non mi sento di negare questa critica. In effetti era passato poco tempo dall’uscita di Nuvole di ieri e dopo la collaborazione con Colossus per Spaghetti Epic, la produzione ha voluto che il brano Jill venisse “utilizzato” per lanciare un nuovo album di Randone. Da parte mia conservavo diverse canzoni scritte in momenti diversi che mi sarebbe piaciuto incidere (al tempo stavo lavorando su Alle porte del paradiso, lavoro che tral’altro non sono mai riuscito a completare e al quale oggi mi sto dedicando giorno e notte, e sapevo che Randone era una band da Suite, quindi era una buona occasione per tirare fuori tutte quelle canzonette). Così è venuto fuori un album che raccoglie l’eredità di Randone cantautore aiutato negli arrangiamenti dalla sua band. Non nego che mi abbiano infastidito certe critiche nelle quali si asseriva che Ricordo valesse solo per la lunga suite Jill, ogni canzone che scrivo è sempre il frutto di un grande movimento interiore e a volte gli appassionati di prog non riescono a cogliere lo spirito di canzoni più semplici per via di una paradossale adesione ad un’”etichetta”. Bisognerebbe che qualcuno gli spiegasse che se c’è un genere dove non puoi applicare un’etichetta, beh, quello è proprio il prog, se così non fosse allora tanta roba delle Orme o dei Pink Floyd dovrebbe essere considerata musica leggera o pop.”
Contemporaneamente, dopo il buon lavoro fatto con Kalevala, l’associazione finlandese Colossus, ancora con Musea Records, propone alla band RANDONE di partecipare al nuovo progetto dedicato a C’era una volta il west di Sergio Leone: Spaghetti Epic. I Randone questa volta appaiono sul doppio cd che vedrà la luce proprio nel mese di Settembre del 2004 insieme ad altre 5 band, tutte di fama internazionale. Ed è in questa occasione che fa il suo ingresso nella band l’attuale bassista Livio Rabito.
La critica comincia a prestare sempre più attenzione al nome RANDONE, la musica si orienta con sempre maggiore convinzione verso la componente progressiva e teatrale.
Parlano di Randone il celebre portale SuperEva nel canale dedicato alla musica, diverse riviste specializzate giapponesi, finlandesi, francesi e americane citano la band come la nuova speranza del progressive italiano.
L’anno successivo vede la realizzazione dell’album in studio: Hybla act 1, una suite già scritta nel cuore dell’autore per la sua appartenenza al territorio ibleo, fonte continua di ispirazione per i suoi lavori.
La suite è la risultante della sensibilità progressive del compositore e del forte sentimento legato alle tradizioni popolari della sua terra ed in quest’occasione l’organico della band si arricchisce di un ulteriore elemento, il sassofonista Graziano Raniolo. In un intervista a ProgArchives l’autore scrive: “Hybla è tutt’oggi l’album che più di ogni altro ci ha portato all’attenzione del pubblico prog. Un giorno, leggendo un libro di storia della vecchia Ragusa (un tempo Hybla) dello storico locale Mimì Arezzo, mi è venuta voglia di farne una suite, e così in un mese (un record per me) ho preparato la struttura dell’intera suite sul mio sequencer. Il mese successivo sono intervenuti Riccardo, Marco e Livio per le loro parti. Hybla è stato un album difficile da realizzare, e non solo per le parti musicali e cantate nelle quali sono intervenuti Lautaro Acosta al violino, Graziano Raniolo al sax e Carmelo Corrado Caruso voce baritono, ma per tutti gli arrangiamenti che, se non fosse stato per il fonico Claudio Cattero, avrebbero reso il tutto un terribile mattone. Hybla è ad oggi il lavoro di Randone più apprezzato, credo sia la nostra opera più matura, quella in cui confluiscono in maniera decisa tutte le influenze dei musicisti”.
Il disco viene presentato ufficialmente in concerto presso la piazza principale di Ragusa Ibla. L’esibizione viene filmato e l’audio registrato in multi traccia. Vede così la luce, nel 2006, il primo dvd live della band dal titolo Hybla act 1 a live barock opera. All’interno del dvd viene inserito il nuovo singolo prodotto per Musea Records e Colossus, un tributo a Il buono il brutto ed il cattivo di Sergio Leone che viene inserito in un cofanetto destinato alla distribuzione internazionale dal titolo: Spaghetti Epic 2.
Successivamente al concerto l’autore si dedica al nuovo lavoro: Linea di Confine. Al disco collabora attivamente il fonico arrangiatore catanese Carlo Longo ed i soliti musicisti di sempre con la collaborazione di Giuseppe Scaravilli (Malibran) e di Salvo Giorgio che sostituisce il bassista storico Livio Rabito. A proposito di Linea di confine., in una sua intervista a ProgArchives, Nicola scrive: “Linea di confine è stato forse il mio disco più ispirato ed anche quello più personale. La band è intervenuta in maniera delicata, senza stravolgere nulla (al contrario dei lavori precedenti), il risultato è stato un album che, ed in questo la “buona” critica ci ha azzeccato, sta a metà tra Randone band e Randone cantautore. In questo disco non era necessario cambiare tonalità o tempo ad ogni minuto, né sbizzarrirsi in lunghissimi assoli di chitarra a 180bpm o in parti di doppia cassa in quarti con rullante a levare in 6/8, Linea di confine è un disco di cuore, un disco che racconta per intero la sofferenza per la fine di un amore e che allo stesso tempo indaga la mente umana in quegli squilibri che la frenetica vita di oggi può causare. Per comprendere la musica bisogna anche leggere il libro omonimo uscito in una edizione per collezionisti, il libro trasfigura l’esperienza reale in un mondo di favola dove i mostri della mente sono troll camuffati da uomini e dove l’aiuto di Dio interviene sotto forma di fate, gnomi e ninfe dei boschi, nel lungo camminare di un essere “perduto” che affronta con coraggio il vuoto di valori di un mondo non tanto diverso dal nostro, aiutato dall’amore di una “perduta” principessa che ha dimenticato il suo nome e non conosce altra realtà che quella della sofferenza”.
Il 2014 è l’anno di Ultreia, l’album ispirato al Cammino di Santiago.
La band di Randone si scioglierà definitivamente con il trasferimento del compositore da Ragusa alla città di Imola, dove attualmente sta progettando il nuovo lavoro “Alle porte del paradiso” di prossima pubblicazione.
Nel frattempo, l’autore ha dedicato il suo tempo alla stesura di un libro dedicato al film di Alan Parker Pink Floyd The Wall, che verrà pubblicato dalla casa editrice Arcana ad Aprile 2023. Il libro è acquistabile a questo link.
Per meglio comprendere il mondo artistico dell’autore è fondamentale fare riferimento a questi indirizzi:
Il mondo di art: ilmondodiart.com
Youtube Randone: youtube.com/randone